In quanto individuo, ognuno di noi è indipendente ed autonomo, siamo d’accordo. Ma ognuno di noi è anche legato alla collettività umana e ancora oltre a tutti i regni della natura e alla collettività cosmica. Quindi, noi viviamo simultaneamente due vite: la personale e la collettiva. Per la maggioranza degli esseri umani, ciò avviene a loro insaputa ma è preferibile che diventi cosciente. Chi è spinto a fondersi nella vita collettiva, universale, non deve perdere coscienza del proprio sé, affinché possa sempre pensare ed agire come un essere responsabile. E chi si sente un individuo ben distinto dagli altri, pur conservando il sentire della propria individualità, deve prendere coscienza di appartenere a un insieme, che è una cellula dell’organismo sociale e, ancora oltre, una cellula dell’organismo cosmico. Allora, quale che sia il vostro grado di evoluzione, sforzatevi di andare sempre un po’ più lontano nell’esplorazione della vostra coscienza e nello sviluppo delle vostre facoltà.
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Quando una società vive con la coscienza dell’esistenza di un mondo superiore, in essa circola una tale forza che tutti gli elementi nocivi sono spazzati via e allora esistono molte più possibilità di emanare delle leggi eque che contribuiranno al benessere di tutti. Ma quando l’intensità spirituale comincia a diminuire, si risvegliano delle forze negative che invadono tutti i campi e provocano dei mali terribili nella società.