Coltivare il nostro giardino interno
"Quando provate gioia, splendore, pace, libertà o forza, è forse importante che, esternamente a voi, tutto ciò esista davvero? Se vi sentite nell'abbondanza, cosa importa se all'esterno c'è miseria e povertà, dal momento che voi non vivete nel lato esteriore, ma solo nelle vostre sensazioni?"
Il mondo interiore, la nostra vera realtà
La realtà è ciò che sentite. Quando provate gioia, splendore, pace, libertà o forza, è forse importante che, esternamente a voi, tutto ciò esista davvero? Se vi sentite nell'abbondanza, cosa importa se all'esterno c'è miseria e povertà, dal momento che voi non vivete nel lato esteriore, ma solo nelle vostre sensazioni? Al primo posto c'è il mondo interiore; è chiaro, è evidente, ma le persone cercano sempre la propria ragione di vita nel mondo esterno, senza rendersi conto che il mondo esterno non può essere vissuto! Lo si può solo vedere, osservare, disegnare ecc... Per poterlo vivere, è necessario almeno possedere interiormente l'elemento corrispondente. (Pensiero di 7.05.2020)Amare è più importante che essere amati
Per la maggior parte degli esseri umani, la felicità consiste nell'essere amati. Certo, concordano sul fatto che anch'essi debbano amare almeno un po', ma credono che la cosa più importante sia essere amati. Volete la dimostrazione? Perché soffrono così tanto quando scoprono che colui o colei che amano non ricambia il loro amore, o non lo ricambia tanto quanto vorrebbero? Per essere felici, aspettano che l'amore venga loro dall'esterno. Se non arriva o viene a mancare, se ne sentono privi; non credono nel proprio potere, nella propria forza di amare: hanno bisogno che l'amore venga dato loro da qualcuno che si trova all'esterno. In realtà devono sapere che, per trovare a pace e la gioia, non devono più attendere che l'amore venga dagli altri, ma devono decidersi a contare unicamente sul proprio amore.(Pensiero di 10.02.2020)
Amare il Creatore per vivere nella sua bellezza, nella sua luce e nella sua libertà
Cercate di trovare l'atteggiamento giusto da avere nei confronti del Signore e di pensare a Lui con rispetto, meraviglia e amore, poiché a quel punto vibrerete all'unisono con Lui, e tutto ciò che Egli possiede comincerà a fluire verso di voi: sentirete che vi illuminate della Sua luce, che amate del Suo amore, che siete liberi della Sua libertà, che gioite della Sua gioia. Quando due esseri si amano profondamente, si trasmettono le stesse sensazioni perché vibrano alla stessa lunghezza d'onda: è una legge della fisica. Ma gli esseri umani non pensano mai ad applicare nel mondo spirituale le leggi che hanno scoperto nel mondo fisico. Il Creatore non ha certamente bisogno del vostro amore o della vostra venerazione, poiché è nella pienezza e non gli manca nulla; siete voi che avete bisogno di amarlo perché, grazie a quell'amore, vi elevate fino ai mondi della bellezza, della luce e della libertà, che Gli sono propri. (Pensiero di 19.07.2020)
La magia della riconoscenza
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