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Purezza - come definirla e coltivarla
Perché, non appena sentono parlare di purezza, molti si tappano le orecchie? Per giustificarsi portano come argomento il fatto che “purezza” significa ristrettezza, limitazione, fanatismo e anche esclusione, e che nel nome della purezza si è perseguitato, massacrato, bruciato. Tutto questo è vero, ma anche in nome dell'amore sono stati commessi crimini spaventosi: questo forse impedisce a qualcuno di pronunciare ancora la parola “amore” e di continuare ad amare?... Guardate un po': vi sembra un ragionamento onesto? Col pretesto che la nozione di purezza è stata spesso fraintesa, troveranno tutte le giustificazioni per continuare a sguazzare nel sudiciume. Continuino pure... Un giorno vedranno gli effetti di questo errato modo di pensare. Certo, è necessario avere un'idea chiara di ciò che è la purezza e di come ci si purifica. Purificarsi significa per prima cosa essere in grado di discernere la natura dei moti della propria vita interiore, analizzare i propri pensieri, i propri sentimenti, i propri desideri e progetti. E dato che quei pensieri, quei sentimenti, quei desideri e quei progetti sono spesso malevoli ed egoistici, in seguito occorre lavorare per renderli più disinteressati, più generosi e più fraterni. Chi può insorgere contro questa definizione della purezza?
Omraam Mikhaël Aïvanhov