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Errori - non è sufficiente pentirsene: è necessario riparare, dunque lavorare
È auspicabile che ciascuno riconosca i propri errori e se ne penta, ma questo non è sufficiente. Anche se i rimorsi – e le lacrime che talvolta li accompagnano – contribuiscono a purificarci, per essere perdonati dobbiamo riparare. Sta scritto nello Zohar che quando Dio creò la Penitenza le disse: «Ogni volta che gli uomini si rivolgeranno a te, dovrai cancellare i loro errori». Ma questi saranno realmente cancellati soltanto se, per l'appunto, “faremo penitenza”. La penitenza presuppone l’attività e non la passività. Quando ci si è resi conto di aver agito male e si è capito che cosa ci abbia indotto ad agire male, occorre cercare di riparare ai propri errori e soprattutto rimettersi al lavoro. Lamentandosi, battendosi il petto, non si ripara assolutamente nulla e si diventa anche un peso per gli altri. La salvezza non sta nel rimorso, bensì nel lavoro.
Omraam Mikhaël Aïvanhov