Pensiero di venerdì 22 luglio 2005

L’intelligenza dell’uomo dipende dallo stato in cui si …

22/07/2005

L’intelligenza dell’uomo dipende dallo stato in cui si trovano le cellule di tutti i suoi organi: il fegato, lo stomaco, l’intestino. Se quelle cellule non fanno correttamente il loro lavoro, la sua capacità di pensare e di giudicare ne sarà influenzata. Egli potrà leggere e studiare quanto vuole, ma in tutte le sue riflessioni si proietteranno le tinte scure e le deformazioni che provengono dal cattivo funzionamento dei suoi organi. Questo accade anche a coloro che sono ritenuti grandi pensatori, grandi filosofi: quanti errori hanno origine nelle carenze delle cellule di certi organi che ostacolano la loro l’attività mentale! Tutte le insufficienze del fegato, dello stomaco, dell’intestino e del pancreas producono in qualche parte del cervello un limite che l’uomo non può oltrepassare. Allora, come porvi rimedio? Facendo degli esercizi, sì, gli esercizi consigliati da un insegnamento spirituale, anche solo quelli concernenti la respirazione o l’alimentazione, che hanno come unico scopo il miglioramento dello stato delle nostre cellule, al fine di poter ampliare e migliorare la nostra comprensione.