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Frutto - buccia, polpa e nocciolo: analogia con il corpo fisico, l'anima e lo spirito
Nel frutto niente è più importante del seme o del nocciolo, poiché un giorno, grazie a essi, potrete avere interi ettari di alberi da frutto. Ecco perché in effetti la natura si occupa solo di semi e di noccioli. Dal punto di vista simbolico, il seme – o il nocciolo – rappresenta lo spirito; la polpa del frutto è lo spazio in cui circola la vita: l'anima; e la buccia è l'involucro materiale: il corpo fisico. Il corpo fisico ha la sua importanza; è come il flacone che impedisce al profumo di evaporare: trattiene l'anima e lo spirito. Tuttavia l'uomo vero non è il corpo, e neanche l'anima, che è mortale, bensì quel punto impercettibile che è lì, da qualche parte in lui: lo spirito, che pensa, ama e crea. L'Intelligenza cosmica non dà grande importanza al corpo fisico, in quanto lascia che muoia e sia sepolto. L'anima stessa un giorno scomparirà poiché è materiale. Solo lo spirito è immortale, e l'Intelligenza cosmica lo fa ritornare verso le regioni celesti, dalle quali un giorno scenderà nuovamente per prendere un nuovo corpo. Mangiando un frutto, meditate ogni tanto su ciò che quel frutto ci rivela riguardo alla nostra stessa vita. La cosa più importante del frutto è il seme perché grazie a esso potrete, in futuro, ottenere migliaia di ettari di alberi da frutto. In natura l'essenziale è il seme; la natura si occupa solo dei semi e dei noccioli. Se li ha ricoperti di polpa, lo ha fatto per attirare gli uccelli e gli uomini che avranno poi il compito di seminarli. Simbolicamente, il seme, il nocciolo è lo spirito; la polpa è lo spazio in cui circola la vita, l'anima; la pelle è il rivestimento materiale, il corpo fisico. Non si può negare l'importanza del corpo fisico poiché trattiene l'anima e lo spirito, come il flacone impedisce al profumo di evaporare. L'uomo vero però non è il corpo, ma solo un punto impercettibile, in qualche parte dentro di lui, che pensa, ama e crea. La prova che l'Intelligenza cosmica non tiene poi tanto conto del corpo fisico, è che lo lascia morire e sotterrare, mentre fa ritornare lo spirito, che è immortale, verso le regioni celesti.
Omraam Mikhaël Aïvanhov