Pensiero di domenica 2 novembre 2025
Morti - menzionare unicamente le loro buone qualità
Tutte le creature che lasciano la terra hanno una debolezza: hanno bisogno che ci si ricordi di loro, ma ovviamente che ci si ricordi delle loro buone qualità. Per un defunto non c'è sofferenza peggiore che sentire qualcuno menzionare i suoi difetti e le sue cattive azioni; per lui è un supplizio, è come se ricevesse dei colpi. Nel mondo astrale, infatti, la parola umana arriva amplificata. Anche le buone parole vengono amplificate e danno molta gioia alle persone che sono partite per l'altro mondo: sono come una pioggia di benedizioni. Per questo in tutte le civiltà esiste l'usanza di fare l'elogio funebre dei morti: si lascia da parte il male che hanno fatto, per parlare solo delle loro qualità e delle loro buone azioni, anche esagerandole. Sono queste le vestigia di una tradizione basata su conoscenze iniziatiche. E anche voi, quando dovete parlare delle persone che sono morte, menzionate solo le loro qualità e lasciate da parte tutto il resto.*
Omraam Mikhaël Aïvanhov














