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Pregare - non consiste nell'avanzare richieste al Signore
Per molti credenti, pregare consiste nell'avanzare richieste al Signore. Anziché esigere, prendano coscienza che il Signore ha già dato loro tutti i mezzi materiali e spirituali perché possano provvedere ai propri bisogni così come a quelli degli altri, e che la preghiera deve servire solamente a elevarsi per riuscire a scoprire tali mezzi. Dio ha già “svolto il suo lavoro” – se così si può dire –, e da tutta l’eternità; non sta a Lui, adesso, procurare agli esseri umani ciò di cui mancano: cercare di ottenerlo, è compito di ciascuno. E poi, a cosa serve agli esseri umani pregare Dio affinché dia loro la salute o l’affetto degli altri, se continuano a condurre una vita che li rende malati o antipatici? E a cosa serve pregare per la pace se, interiormente, continuano a essere veri e propri campi di battaglia?... Certo, ogni preghiera è una manifestazione della fede, ma la fede deve essere compresa come quella forza che spinge l’uomo a oltrepassarsi, a superare se stesso. Si può dunque dire che esistono due tipi di fede: l'una ispirata dallo sforzo e dall’attività; l’altra ispirata dalla pigrizia, e questa fede, che sarebbe meglio chiamare ingenuità, è inutile e perfino nociva.
Omraam Mikhaël Aïvanhov