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Realtà - ciò che chiamiamo così è sempre una nozione soggettiva
Ciò che viene chiamata “realtà” corrisponde al grado di coscienza che ciascuno è riuscito a raggiungere e che gli procura una determinata percezione degli esseri e delle cose. Voi direte che quando si parla della realtà, si tratta di qualcosa di oggettivo, di esterno a noi, qualcosa su cui tutti possono trovarsi d’accordo. In apparenza è così, ma solo in apparenza. Perché per essere toccata, percepita e conosciuta, la realtà oggettiva, qualunque essa sia, deve necessariamente essere filtrata dalla nostra soggettività. Nessuno è mai uno specchio insensibile e freddo della realtà. Per quanto grande possa essere il nostro desiderio di oggettività, noi elaboriamo sempre la realtà, le aggiungiamo o le sottraiamo sempre qualcosa. È sempre la soggettività a dominare. Mettete diversi pittori di fronte allo stesso paesaggio: non dipingeranno affatto lo stesso quadro, poiché ci sono fattori psichici i quali fanno sì che essi non vedano le stesse cose. Allora, quando si parla della “realtà”, spesso non si fa che parlare di se stessi.
Omraam Mikhaël Aïvanhov