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«Spirito di Dio si muoveva sopra le acque (Lo)» - commento
«In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e vuota; c’erano tenebre sulla superficie dell'abisso e lo spirito di Dio si muoveva sopra le acque». Cosa significano queste prime righe del Libro della Genesi? Come indicano i termini “informe”, “vuoto”, “tenebre” e “abisso”, prima della creazione l’universo era uno spazio disorganizzato e oscuro. Ma al di sopra di quel caos planava lo spirito di Dio. L’acqua rappresenta la materia cosmica originaria che lo spirito di Dio, il fuoco primordiale, ha penetrato per fecondarla. Contrariamente a quanto si crede in genere, non è l’elemento terra a esprimere e manifestare al meglio le proprietà e le qualità della materia, bensì l’acqua, con la sua ricettività, la sua adattabilità e la sua malleabilità. L’acqua è dunque il simbolo della materia prima che ha ricevuto i germi fecondatori dello spirito. Fecondando la materia, lo spirito lavora su di essa, e via via che appaiono nuove creazioni, esso scopre i propri poteri e riesce a conoscere se stesso. Allora, se mi chiedete per quale ragione Dio ha creato l’universo, vi risponderò: per conoscere Se stesso. La Kabbalah insegna che Dio vuole conoscersi attraverso il proprio riflesso, e infatti essa rappresenta tale idea con una distesa d’acqua in cui si riflette il Suo volto.
Omraam Mikhaël Aïvanhov