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Sacrificio - morire alla natura inferiore
Ogni problema che dobbiamo risolvere nel corso dell'esistenza, ogni decisione e ogni esperienza riguardano, in un modo o nell'altro, questa domanda: cosa dobbiamo sacrificare per poter beneficiare di una vita ricca e bella? Non avendo capito che cos'è il sacrificio, la maggior parte degli esseri umani lo considera una privazione, una perdita, e in effetti ci sono dei sacrifici che non hanno alcuna giustificazione e che sono quindi delle perdite. Occorre comprendere: fare dei sacrifici, nel senso spirituale del termine, non significa “sacrificarsi”, ma lasciar morire qualcosa di inutile, di nocivo dentro di sé, per ottenere qualcosa di grande, potente, prezioso. Se non si sacrifica in se stessi ciò che è inferiore per far vivere ciò che è superiore, si sacrificherà necessariamente ciò che si ha di meglio a vantaggio degli istinti più grossolani. È impossibile sfuggire a questa legge: la nostra natura superiore può vivere unicamente se le sacrifichiamo la nostra natura inferiore. Ciò che per l'una è la vita, per l'altra è la morte.Il vero sacrificio consiste nel rinunciare al proprio sé umano limitato, debole e povero, per vivere nel proprio Sé divino.
Omraam Mikhaël Aïvanhov