20 anni di Pensieri Quotidiani disponibili per delle ricerche tematiche. Una miniera d’oro per studiare l’Insegnamento trasmesso da Omraam Mikhaël Aïvanhov!
Serpente - suo doppio simbolismo: benefico e malefico
È detto nella Genesi che il serpente era «il più astuto di tutti gli animali dei campi». Fu lui che persuase Adamo ed Eva a disobbedire agli ordini di Dio e a mangiare il frutto dell'Albero della Conoscenza del bene e del male. Ma nel libro dell'Esodo, è scritto che Mosè, su ordine di Dio, aveva fatto fabbricare un serpente di bronzo, e chiunque guardasse quel serpente veniva guarito. E quando Gesù invia in missione i suoi discepoli, dice loro: «Siate prudenti come i serpenti e semplici come la colomba». Egli fa dunque del serpente un simbolo di saggezza. Allo stesso modo, in India, i saggi sono talvolta chiamati nagi, ossia “serpenti”. Secondo i casi, il serpente è dunque presentato come un'entità benefica oppure malefica. Come spiegare questa apparente contraddizione? Essendo stato il serpente a incitare Eva e Adamo ad assaporare il frutto dell'Albero della Conoscenza del bene e del male, si è fatto di questo animale uno dei simboli della conoscenza. Ora, la conoscenza è neutra. Essa è buona o cattiva a seconda del modo in cui la si utilizza. Gli esseri più istruiti possono essere i più grandi benefattori o i più grandi criminali. “Conoscere” dà dei poteri. Coloro che utilizzano il proprio sapere per il male, sono legati all'aspetto tenebroso del serpente: sono i maghi neri. E coloro che lo utilizzano per il bene, sono legati al suo aspetto luminoso e sono i maghi bianchi.
Omraam Mikhaël Aïvanhov