Pensiero di sabato 2 febbraio 2008

Prendete un pezzo di zolfo: è duro, solido. Ora scaldatelo: …

02/02/2008

Prendete un pezzo di zolfo: è duro, solido. Ora scaldatelo: diverrà molle, quasi liquido. Ma continuando a scaldarlo, lo zolfo indurisce nuovamente. Una sostanza che, dopo essere diventata molle, ridiventa solida sotto l’effetto del calore: ecco un caso eccezionale nel campo della chimica, ed è interessante cercare di scoprire a che cosa corrisponde questo fenomeno nella nostra vita psichica. Nella scienza alchemica, lo zolfo e il mercurio rappresentano i due principi, maschile e femminile, e dunque l’intelletto e il cuore. Ebbene, nelle trasformazioni dello zolfo sotto l’effetto del calore, si possono vedere le diverse fasi attraverso cui passa l’intelletto umano messo a confronto con la questione della religione e della fede. Un uomo dall’intelletto poco sviluppato crede ostinatamente a tutto quello che gli viene insegnato sulla religione: egli ha ciò che si chiama “la fede degli umili”. Ma ecco che incomincia ad istruirsi e a sviluppare il proprio senso critico; allora, a poco a poco, il dubbio si insinua in lui, le sue convinzioni si sciolgono, ed egli perde la fede. Ma se continua ad istruirsi e ad approfondire, egli ritrova la fede, la vera fede: una fede incrollabile che è fondata su un sapere.