“Esiste un’immagine che ci può dare, in maniera approssimativa, un’idea di Dio, ed è quella dell’elettricità. Ci serviamo dell’elettricità per illuminare gli ambienti, per riscaldarci e far funzionare tutte le apparecchiature possibili e immaginabili. Ma sapete quante precauzioni si devono prendere per non provocare incidenti? Un contatto diretto con l’elettricità può essere letale. Per farla giungere fino a noi e affinché la si possa utilizzare contenendo al massimo i rischi, occorre attenuarne l’eccezionale potenza mediante l’impiego di trasformatori. Ebbene, il medesimo processo avviene per ciò che riguarda Dio. Dio è paragonabile ad un’elettricità pura che può discendere fino a noi solo ed esclusivamente attraverso particolari trasformatori. Quei trasformatori sono le innumerevoli entità luminose che popolano i cieli e che la tradizione ha definito gerarchie angeliche. È per mezzo di loro che noi riceviamo la luce divina, ed è per mezzo di loro che riusciamo ad entrare in relazione con Dio”.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
I - Dall’uomo a Dio: la nozione di gerarchia
II - Presentazione dell’Albero sefirotico
III - Le Gerarchie angeliche
IV - I nomi di Dio
V - Le sephiroth del pilastro centrale
VI - Aïn Soph Aur: luce senza fine
VII - La materia dell’universo: la luce
VIII - “Quando l’Eterno tracciò un cerchio sulla superficie dell’abisso”
IX - “Il Regno di Dio è simile ad un granello di senape”
X - La famiglia cosmica e il mistero della Santa Trinità
XI - Il corpo di Adam Kadmon
XII - Malkut, Iesod, Hod, Tiphereth: gli Arcangeli e le stagioni
XIII - L’Albero sefirotico, simbolo della sinarchia
XIV - Iesod: i fondamenti della vita spirituale
XV - Binah: I Le leggi del destino - II Il territorio della stabilità
XVI - Hohmah: Il Verbo Creatore
XVII - Iesod, Tiphereth, Kether: la sublimazione della forza sessuale
XVIII - La preghiera di Salomone
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Syntaxes de recherche sur les pensées
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